venerdì 15 febbraio 2008

Commenti del critico letterario Cristiano Mazzanti

...l'autore, non a caso farmacista, quindi abile selezionatore di scatole, colori, sapori, riesce a far emergere dalle descrizioni quasi fotografiche, proprio quella magia di un mondo fatto ancora a mano, come evocato dalla vecchia tipica bottega dello speziale. Non c'è solo la campagna con le sue stagioni ma anche l'acre sigaro toscano insieme alle carte dell'appaltino con le voci roche che si inseguono nella briscola urlata...nello scorrere delle tappe della strada verso il primo amore non mancano vivaci ed intelligenti riferimenti al background dell'epoca con brillanti incursioni anche nel campo "sociale" ed acquarelli macchiaioli presi anche dalla fonetica...la suspanse labiale fra battaglie di cuscini, ribollita, fuochi artificio, arriva fino all'ultima pagina ma il potenziale "duale" delle labbra si trasformerà in un lirico e commovente abbraccio universale sullo sfondo del mare della vita, pronto per essere navigato.

Dal tirreno del 14/06/2007

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