Con una novella ironica, comica e divertente dal titolo "Il bestemmia"
Mannori ha vinto il 1°premio alla XXXII edizione del
concorso letterario "Il Portone" di Pisa.
Il premio sarà consegnato alle ore 17.00 di Sabato 24 Settembre
nella sala convegni della stazione Leopolda (Pisa).
Gli elaborati premiati saranno pubblicati nella collana
"Il Portone/letteraria".
Le mie parole per te
Presentazione delle opere edite premi letterari recensioni della critica recensioni sulla stampa e TV
mercoledì 27 luglio 2011
lunedì 23 maggio 2011
Senza le vecchie botteghe: "La città perde la sua anima"
Senza le vecchie botteghe: "La città perde la sua anima"
Framiamoci un attimo, voltiamo indietro lo sguardo, pensiamo a com'eravamo. Una riflessione necessaria per capire dove stiamo andando. Dicono che rispetto al Nord Europa dobbiamo ancora recuperare il "gap", che dobbiamo costriirne altri. Di cosa parlo? Di ospedali, di scuole? O forse di strade, ferrovie? No! Sto parlando di centri commerciali, di ipermercati. Quando vogliono convincerci che qualcosa è buono e positivo tirano sempre in ballo gli altri Paesi europei. Solo quando gli fa comodo,dico io. Ancora centri commerciali, ancora cattedrali del consumismo e dello spreco. Certo, lo so, sono comodi. Sempre aperti, c'è il parcheggio, trovi di tutto e poi compri tre e paghi due. Ma spesso ne serviva uno solo. Certo, certo, sotto costo non è da sottovalutare. Ma spesso non serviva.
Quando arrivi a casa e riempi il frigorifero, quando togli le confezioni, sistemi tutto e ti ritrovi un sacco pieno di inutili vaschette di plastica, allora, solo allora te ne rendi conto e ti assale un dubbio. e se, fra quello che non mi serviva e le tasse che paghiamo per smaltire tutti questi rifiuti, mi fossi già giocato il tre per due? Ripenso a Gino, "il macellaro" di nonna, quando, bambino, l'accompagnavo a fare la spesa. Gino, che mi fai dù braciole nella groppa, ma tenere mi raccomando. Guardi belle! Così vanno bene sor'Egle? Due braciole, perchè solo di quello avevi bisogno. Le rinvolgeva in un foglio di carta gialla che nonna riutilizzava quando faceva il fritto. Niente scottex, niente plastica, niente spreco.
Fermiamoci un attimo a riflettere. La mattina alle 7 suonavano tutti insieme i campanelli del palazzo, non importava affacciarsi alla finestra per sapere chi era. Ettore, il garzone dell'alimentari del quartiere. Portava un cartoccio con il pane ancora caldo e lasciava una bottiglia di latte fresco, e ritirava il vuoto, tutte le mattine eccetto la domenica, perchè allora, la domenica, era un giorno di riposo per tutti. Era il tempo delle "botteghe". Non c'era bisogno di fare tanta strada, potevi andare a piedi o in bicicletta. Nel quartiere trovavi tutto, il negozio d'alimentari, il fruttivendolo, la macelleria, c'era la ferramenta e poi gli artigiani, fabbro, elettricista, idraulico. Persone che conoscevi, con le quali scambiavi volentieri quattro chiacchere, persone sperte del proprio mestiere, che sapevano consigliarti. Tante famiglie di bottegai e di artigiani che vivevano del proprio lavoro.
La filiera corta. Produrre ciò che si consuma dove si consuma, senza costi di trasporto, passaggi di mano, garanzia di freschezza e qualità, risparmio di energia e d'inquinamento. I bottegai giàlo facevano. I polli e i conigli erano nostrani, la frutta e la verdura proveniva dai contadini del comprensorio. Pensate, esisteva già anche il cartellino con l'indicazione della provenienza e, talvolta, il nome del produttore. "Ciliege della Tina di Valdinievole", " Polli di Baldo del Sant'Agostino".
Il centro muore, ma non è solo il centro, è tutta la città che sta perdendo la sua anima, quell'anima erano le botteghe, al loro posto saracinesche abbassate, catene di merchandising, bazar di cineserie.
Fermiamoci un attimo a riflettere per capire dove vogliamo andare. Non è mai troppo tardi per riconoscere d'aver imboccato la strada sbagliata.
Framiamoci un attimo, voltiamo indietro lo sguardo, pensiamo a com'eravamo. Una riflessione necessaria per capire dove stiamo andando. Dicono che rispetto al Nord Europa dobbiamo ancora recuperare il "gap", che dobbiamo costriirne altri. Di cosa parlo? Di ospedali, di scuole? O forse di strade, ferrovie? No! Sto parlando di centri commerciali, di ipermercati. Quando vogliono convincerci che qualcosa è buono e positivo tirano sempre in ballo gli altri Paesi europei. Solo quando gli fa comodo,dico io. Ancora centri commerciali, ancora cattedrali del consumismo e dello spreco. Certo, lo so, sono comodi. Sempre aperti, c'è il parcheggio, trovi di tutto e poi compri tre e paghi due. Ma spesso ne serviva uno solo. Certo, certo, sotto costo non è da sottovalutare. Ma spesso non serviva.
Quando arrivi a casa e riempi il frigorifero, quando togli le confezioni, sistemi tutto e ti ritrovi un sacco pieno di inutili vaschette di plastica, allora, solo allora te ne rendi conto e ti assale un dubbio. e se, fra quello che non mi serviva e le tasse che paghiamo per smaltire tutti questi rifiuti, mi fossi già giocato il tre per due? Ripenso a Gino, "il macellaro" di nonna, quando, bambino, l'accompagnavo a fare la spesa. Gino, che mi fai dù braciole nella groppa, ma tenere mi raccomando. Guardi belle! Così vanno bene sor'Egle? Due braciole, perchè solo di quello avevi bisogno. Le rinvolgeva in un foglio di carta gialla che nonna riutilizzava quando faceva il fritto. Niente scottex, niente plastica, niente spreco.
Fermiamoci un attimo a riflettere. La mattina alle 7 suonavano tutti insieme i campanelli del palazzo, non importava affacciarsi alla finestra per sapere chi era. Ettore, il garzone dell'alimentari del quartiere. Portava un cartoccio con il pane ancora caldo e lasciava una bottiglia di latte fresco, e ritirava il vuoto, tutte le mattine eccetto la domenica, perchè allora, la domenica, era un giorno di riposo per tutti. Era il tempo delle "botteghe". Non c'era bisogno di fare tanta strada, potevi andare a piedi o in bicicletta. Nel quartiere trovavi tutto, il negozio d'alimentari, il fruttivendolo, la macelleria, c'era la ferramenta e poi gli artigiani, fabbro, elettricista, idraulico. Persone che conoscevi, con le quali scambiavi volentieri quattro chiacchere, persone sperte del proprio mestiere, che sapevano consigliarti. Tante famiglie di bottegai e di artigiani che vivevano del proprio lavoro.
La filiera corta. Produrre ciò che si consuma dove si consuma, senza costi di trasporto, passaggi di mano, garanzia di freschezza e qualità, risparmio di energia e d'inquinamento. I bottegai giàlo facevano. I polli e i conigli erano nostrani, la frutta e la verdura proveniva dai contadini del comprensorio. Pensate, esisteva già anche il cartellino con l'indicazione della provenienza e, talvolta, il nome del produttore. "Ciliege della Tina di Valdinievole", " Polli di Baldo del Sant'Agostino".
Il centro muore, ma non è solo il centro, è tutta la città che sta perdendo la sua anima, quell'anima erano le botteghe, al loro posto saracinesche abbassate, catene di merchandising, bazar di cineserie.
Fermiamoci un attimo a riflettere per capire dove vogliamo andare. Non è mai troppo tardi per riconoscere d'aver imboccato la strada sbagliata.
venerdì 10 settembre 2010
Mannori nuovamente premiato
Nuovi apprezzamenti per l'ultimo romanzo di Riccardo Mannori "Sulla riva due zoccoli e un patino".
Nella motivazione che gli ha attribuito il terzo premio al concorso letterario intitolato "Omaggio a Paul Thomas Mann"si legge:
"...effervescenti e ricche pagine di narrativa, dove l'estro guida la mano dell'autore."
Riconoscimenti per la sua opera anche al premio nazionale di narrativa il "Delfino 2010", inserito dalla Pro Loco Litorale Pisano a chiusura delle manifestazioni estive "Marenia non solo mare".
A Mannori è stato assegnato il secondo premio nella sezione intitolata "Il mare".
Nella motivazione che gli ha attribuito il terzo premio al concorso letterario intitolato "Omaggio a Paul Thomas Mann"si legge:
"...effervescenti e ricche pagine di narrativa, dove l'estro guida la mano dell'autore."
Riconoscimenti per la sua opera anche al premio nazionale di narrativa il "Delfino 2010", inserito dalla Pro Loco Litorale Pisano a chiusura delle manifestazioni estive "Marenia non solo mare".
A Mannori è stato assegnato il secondo premio nella sezione intitolata "Il mare".
martedì 27 aprile 2010
La massoneria dell'intellighenzia intellettualoide
Leggendo le opere di certi sedicenti intelletuali si stenta spesso a trovare dove si nasconda tanto intelletto, dove si nasconda quell'arte del comporre, del creare, quell'arte del generare, dell' inventare, facoltà concreta ed essenziale, spirito stesso dell'animo del poeta e dello scrittore. Sebbene è certo che la poesia possa superare i limiti dell'esperienza sensibile e trascendere la realtà oggettiva, trovare traccia poetica in queste opere spesso trascende l'umana capacità del comprendere.
Non abbiate timori o reticenze ad esprimere critiche e giudizi, non fatevi irretire o sedurre dalle frasi artificiose ed inestricabili di questi falsi intelletuali perchè la poesia, quella vera, entra nell'animo anche del lettore più inconsapevole e distratto senza bisogno d'essere raccomandata o suggerita da chicchesia.
Non abbiate timori o reticenze ad esprimere critiche e giudizi, non fatevi irretire o sedurre dalle frasi artificiose ed inestricabili di questi falsi intelletuali perchè la poesia, quella vera, entra nell'animo anche del lettore più inconsapevole e distratto senza bisogno d'essere raccomandata o suggerita da chicchesia.
martedì 30 marzo 2010
28° Premio narrativa e poesia "Franco Bargagna" 2010
Riccardo Mannori vince il secondo premio per la narrativa con tre racconti inediti.
E' la seconda volta che il circolo ricreativo culturale Piaggio di Pontedera premia
lo scrittore Vinciano dopo il riconoscimento conferitogli nel 2007 per il romanzo
"Quel bacio mai dato", giunto oggi alla sua quarta edizione.
Riccardo Mannori vince il secondo premio per la narrativa con tre racconti inediti.
E' la seconda volta che il circolo ricreativo culturale Piaggio di Pontedera premia
lo scrittore Vinciano dopo il riconoscimento conferitogli nel 2007 per il romanzo
"Quel bacio mai dato", giunto oggi alla sua quarta edizione.
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Premio narrativa "Franco Bargagna" 2010
venerdì 12 marzo 2010
Del nuovo romanzo di Riccardo Mannori ,"Sulla riva due zoccoli e un patino", scrive la direttrice della rivista culturale "La Ballata" di Livorno, Giuliana Matthieu Chiocchini.
Il romanzo si muove sull'onda dei ricordi, ben inserito in un'atmosfera magica, quasi felliniana. E' la vita di alcuni ragazzi che riflette la loro epoca: i dorati anni '60, quando ancora amore, gioco, lavoro, divertimento convivevano in sincronica armonia. I personaggi si muovono in equilibrio sospinti dalla penna leggera dell'autore, in una riviera di levante, che ci accompagna in un viaggio di sola andata poichè il ritorno alla magia di quei giorni non è consentito. La simpatia illumina il testo, che ci viene incontro danzando fra sole, mare e giovinezza. I dialetti talvolta inseriti servono a meglio identificare il carattere colloquiale del romanzo. Le Bonin, il Giangi, Giovannino, la bionda Brighitte, icone evanescenti e sanguigne al tempo stesso, adagiate sul musicale andante di un film d'epoca.
Atteso a breve nelle librerie il nuovo romanzo di Riccardo Mannori "Sulla riva due zoccoli e un patino" vincitore del XII premio Città di Empoli Domenico Rea per la sezione, dal romanzo al film.
Il libro sarà presentato ai media Domenica 11 Aprile, in Empoli, nella sala dell'ex Convento degli Agostiniani. La cerimonia, a cui tutti sono invitati, avrà inizio alle 17,00 e si concluderà con un buffet. Alla presentazione, oltre l'autore e la signora Alessandra Ulivieri della casa editrice Ibiskos, saranno presenti varie personalità della cultura e del giornalismo, fra le quali il critico letterario Cristiano Mazzanti ed il pittore Riccardo Battigelli.
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Sulla riva due zoccoli e un patino
martedì 15 dicembre 2009
Omaggio a Leonardo
L'antologia, dal titolo "Omaggio a Leonardo", si compone di due parti. La prima, curata dal Dott. Romano Nanni, Direttore della Biblioteca Leonardiana di Vinci, riporta alcuni brani dai manoscritti di Leonardo suddivisi in favole, profezie, facezie e descrizioni fantastiche. La seconda parte, introdotta da una nota di Raffaello Nesi, coordinatore del Circolo la Piazza e Presidente dell'Auser dell'Empolese-Valdelsa, contiene racconti e poesie di vari autori residenti nel comune di Vinci. Fra i brani pubblicati ci piace citare quelli di Riccardo Mannori, due racconti ironici e divertenti dal sapore vagamente Fuciniano e dai titoli accattivanti "Teresina" ed " Il pollo di Faustina".
IL POLLO DI FAUSTINA
"Pitta...pitta...pitta", così li chiamava a sè Faustina mentre facendo sacca del suo grembo gettava manciate di granturco sull'aia...
TERESINA
Teresina avrebbe certo avuto tutt'altra vocazione che non quella del matrimonio. Piccola, minuta, lo sguardo perennemente rivolto a terra e...
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Il pollo di Faustina e Teresina
mercoledì 2 dicembre 2009
Un amico in farmacia
"Un amico in farmacia", 16 Storie di vita in un libro
Il libro presentato Martedì 1 Dicembre nei locali del centro Direzionale dell'ASL 11 di Empoli nasce dall'idea degli operatori dell'unità farmaceutica dell'ASL 11 ed è stato realizzato grazie alla collaborazione con l'Associazione Titolari di farmacia delle province di Firenze e Pisa e con il Cispel Toscana.
"Un amico in farmacia" raccoglie le testimonianze di alcuni farmacisti che lavorano nel territorio dell'ASL 11, i quali hanno voluto dare forma di racconto ad alcuni frammenti del proprio vissuto professionale e personale per condividerne con i lettori la valenza affettiva e sociale. Esperienze di vita vissuta dalle quali traspaiono emozioni, riflessioni e ricordi.
Il ricavato del libro sarà devoluto all'Associazione Genitori dei Ragazzi disabili onlus.
Il libro si è avvalso anche del talento artistico della pittrice Rosaria Pavone che ha realizzato l'immagine in copertina, nonchè del lavoro dei ragazzi del laboratorio di stamperia del Centro Disabili "Il Papiro".
L'ASL 11 ringrazia ogni autore per il contributo apportato alla stesura del libro.
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