sabato 16 febbraio 2008

Al mio babbo

Le mie parole per te

...parole, parole, parole, migliaia di parole tutte per te. Parole, mille, duemila, tremila parole, parole che tutti i giorni arrivano al tuo orecchio, urlate, bisbigliate, strappate, stiracchiate...parole di non so quali discorsi, parole curiose che non vanno nella direzione in cui sono mandate...parole che vagabondano nell'aria, stanche di essere comandate da bocche scatenate, parole che non hanno più voglia di trasportare lettere pesanti, parole che vorrebbero girovagare a loro piacere intrappolandosi nei discorsi degli altri...parole che un giorno prenderanno un altro significato e si dovranno abituare cambiando carattere e nome, parole che non vengono più usate, che fanno parte della storia...parole alla romana, alla napoletana, parole che hanno un altro accento, incomprensibili per noi, parole scappate di bocca, parole di troppo che rovinano tutto, parole inventate da noi ragazzi, parole segrete, la password per il tuo gruppo...parole, parole, tante parole e sapessi quante...tante migliaia di parole ho ancora da dire, solo per te.

Claudia Mannori

Ricordo di mia madre


Davanti ad una vecchia foto

Stava
come sospesa
sull'erba seduta.
L'ampia gonna fra i fiori distesa
i nudi piedi soltanto scopriva.
Il volto,
su un lato reclino,
da fulvide trecce velato.
Lo sguardo
alle mani posato.
Intenta,
ad intrecciar con cura
di bionde spighe
i lunghi steli.

Quel bacio mai dato


Gli anni '60, una bicicletta, Luca,

un paesino in collina, Caterina,

gli altri ragazzi,

il casolare di nonna Ada

e l'estate che corre via veloce,

fra teneri amori, divertenti episodi

e curiosi personaggi

venerdì 15 febbraio 2008

XXI Concorso Letterario Internazionale "Giovanni Gronchi"

Pontedera (PI), 11 Novembre 2007

La commissione esaminatrice del Circolo Culturale Identità
composta dal Prof. F.Luperini, G. Pinori, M. Papiani e dal Prof. P.A. Rocchi
conferisce a

Mannori Riccardo
per il romanzo "Quel bacio mai dato"
il 2° premio per le opere di narrativa

Patricinata del Comune di Pontedera
Conferimento della Medaglia d'argento della presidenza della Repubblica

Scrive Ilaria Degl'innocenti giornalista

Presso il Chiostro di Santo Stefano degli Agostiniani in Empoli
Riccardo Mannori ha presentato il suo nuovo libro "Quel bacio mai dato". Una serata sotto le stelle, per un incontro al quale sono intervenuti vari ospiti d'onore, per dare notevole risalto ad un libro che ha ricevuto il diploma d'onore al XII Premio Letterario Internazionale "Trofeo penna d'autore". L'Assessore alle politiche giovanili del Comune di Empoli, Maurizio Cei, il critico letterario Cristiano Mazzanti ed il docente Roberto Zampini, con la presenza dell'editore, Alessandra Ulivieri. Un dipinto ad opera dello stesso autore è stato scelto per la copertina del romanzo, racconto ambientato in un'estate anni '60, pieno d'incontri, intrecci di sensazioni, emozioni, di cui la storia d'amore fra Luca e Caterina ne fa da corollario. Una scrittura vera, dal sapore di terra toscana, con la quale l'autore vuole evidenziare l'attaccamento alle sue origini.

Dalla Nazione del 23/06/2007

Marina Eventi "Caffè" 2007



Incontri e dibattiti culturali


Conduce il giornalista sociologo


Federico Bilotti


Venerdì 27 Luglio





"Quel bacio mai dato"


di Riccardo Mannori




Sono presenti


il giornalista Atto Garfagnini


e l'editrice Alassandra Ulivieri


e con il patrocinio dell'assessorato

alla cultura del

Comune di Pietrasanta

Commenti di Riccardo Cardellicchio giornalista e scrittore


Riccardo Mannori, farmacista di Sovigliana di Vinci, dopo alcuni
racconti è arrivato al romanzo "Quel bacio mai dato" . Affidandosi
alla fantasia della memoria, racconta una storia con protagonisti
alcuni ragazzi. Una storia lieve, di un amore dolce. Che sa di
campagna, di buoni frutti. Tra i pregi, il ricorso al parlare quotidiano,
pieno di parole in vernacolo.

Dal Carrello del 06/07/2007

Commenti del critico letterario Cristiano Mazzanti

...l'autore, non a caso farmacista, quindi abile selezionatore di scatole, colori, sapori, riesce a far emergere dalle descrizioni quasi fotografiche, proprio quella magia di un mondo fatto ancora a mano, come evocato dalla vecchia tipica bottega dello speziale. Non c'è solo la campagna con le sue stagioni ma anche l'acre sigaro toscano insieme alle carte dell'appaltino con le voci roche che si inseguono nella briscola urlata...nello scorrere delle tappe della strada verso il primo amore non mancano vivaci ed intelligenti riferimenti al background dell'epoca con brillanti incursioni anche nel campo "sociale" ed acquarelli macchiaioli presi anche dalla fonetica...la suspanse labiale fra battaglie di cuscini, ribollita, fuochi artificio, arriva fino all'ultima pagina ma il potenziale "duale" delle labbra si trasformerà in un lirico e commovente abbraccio universale sullo sfondo del mare della vita, pronto per essere navigato.

Dal tirreno del 14/06/2007